venerdì 22 marzo 2013

Qualcosa è cambiato: in Jack Nicholson? No, lui è il solito pazzo


Qualcosa è cambiato

Fonte foto: il-cinefilo.blogspot.com

Segretaria: "Ma come fa a scrivere sulle donne?"
Melvin Udall: "Immagino un uomo, e gli tolgo 
affidabilità e razionalità."


Jack Nicholson non può cambiare. Non può cambiare nulla in lui. Se no non sarebbe più lui. E certo, ho scoperto l'acqua calda. Volevo dire che se Jack cambiasse, le cerimonie degli Oscar e dei Golden Globe, i vari party, il cinema non sarebbe più lo stesso. Dove lo si trova un altro  playboy nonché grandissimo attore come lui che indossa tutto l'anno gli occhiali da sole, per coprire quegli occhi furbi e lussuriosi, che, accompagnati da un sorriso lascivo, guardano le forme sinuose della biondissima Charlize Theron o che con i suoi modi affabili ed esperti ci prova, in maniera raffinata, con una Jennifer Lawrence visibilmente spaventata? Da nessuna parte. Né su Marte né su Plutone e né su nessun Gioviale pianeta di questo sistema solare. Perché Jack Nicholson è unico. Rientra in quella categoria di attori che non sono soltanto degli attori, ma sono le punte di diamante che restano del cinema, come Kevin Spacey, Robin Williams, Anthony Hopkins, Jim Carrey, Jeff Bridges, Philip Seymour Hoffman, Joaquin Phoenix, Sean Penn, Gene Hackman e il De Niro di una volta. Al Pacino non fa parte di questa categoria perché lui rientra direttamente nella categoria Divinità.
In Qualcosa è cambiato Jack Nicholson è Melvin Udall, scrittore di romanzi rosa, misantropo razzista e affetto da un disturbo ossessivo-compulsivo, che lo porta a offendere e umiliare le persone che gli stanno attorno, con estrema facilità. Tutti i giorni Melvin fa colazione in un ristorante dove lavora Carol (Helen Hunt), ragazza madre con un figlio affetto da asma, che è l'unica cameriera che sopporta le sue battute acide e offensive. Tra i due nascerà un sentimento capace di tirare fuori il meglio di loro stessi. 

"Ma lo sai che sei uguale a Steven Spielberg?! Se ti do una cinepresa,
mi sa che dirigi uguale uguale a lui."
La pellicola si fregia di una sceneggiatura brillante e divertente che nella prima parte da libero sfogo alla cattiveria e all'acidità di Melvin, ma che risulta un po' sottotono nella seconda parte, dove l'originalità va a farsi benedire lasciando campo libero al cliché stucchevole fino alla comparsa dei titoli di coda. L'interpretazione di Nicholson è straordinaria, meritato quindi il suo terzo Oscar, anche se nell'ultima parte gigioneggia un poco, e Helen Hunt - premiata anche lei con l'Oscar - è molto brava, ma se penso alla figura della cameriera nel mondo cinematografico continuerà a venirmi in mente la bellissima Michelle Pfeiffer in Paura d'amare di Garry Marshall - film strasottovalutato, a volte più originale di Qualcosa è cambiato - dove la sua meravigliosa e naturalissima interpretazione non è stata cagata di striscio da nessun critico degno di questo nome figuriamoci dalla mummificata Academy, ma lasciando stare i miei cauti sirventesi, Qualcosa è cambiato resta un bella commedia, romantica, con trovate originali che ai più sensibili farà scendere una piccola lacrima, come nella seguente scena. 



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: As Good as It Gets
Paese di produzione: USA
Anno: 1997
Durata: 139 min
Generecommedia romantica
Regia: James L. Brooks
Soggetto: Mark Andrus
Sceneggiatura: Mark Andrus e James L. Brooks
Produttore: Bridget Johnson, Kristi Zea
Fotografia: John Bailey
Montaggio: Richard Marks
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Bill Brzeski, Philip Toolin e Clay A. Griffith

Interpreti e personaggi:
Jack Nicholson: Melvin Udall
Helen Hunt: Carol Connelly
Greg Kinnear: Simon Bishop
Cuba Gooding Jr.: Frank Sachs
Skeet Ulrich: Vincent Lopiano
Shirley Knight: Beverly Connelly
Yeardley Smith: Jackie Simpson
Missi Pyle: Cafe 24 Waitress
Shane Black: Cafe 24 Manager Brian
Jesse James: Spencer Connelly
Jamie Kennedy: Street Hustler
Lawrence Kasdan: Dr. Green
Julie Benz: Receptionist
Brian Doyle-Murray: Vicino
Harold Ramis: Dr. Martin Bettes
Jimmy Workman: Sean da Bakery
Todd Solondz: uomo sul Bus
Peter Jacobson: Cafe 24, uomo al tavolo
Lisa Edelstein: Cafe 24, donna al tavolo

Doppiatori italiani:
Michele Gammino: Melvin Udall
Isabella Pasanisi: Carol
Roberto Chevalier: Simon Bishop
Riccardo Rossi: Frank Sachs
Manlio De Angelis: dottor Martin Bettes

Denny B.

2 commenti:

  1. aaaaaaaaaaah il grande Jack, questo film è un casino di tempo che non lo vedo, mi sa che devo recuperare ^_^

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  2. Personaggio fantastico e un inizio da Valhalla. Peccato che dalla seconda metà in poi tracolli inesorabilmente in buonismi e sentimentalismi vari. Occasione sprecata.

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